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Questo saggio, studio critico e documento letterario insieme, ripercorre, con dovizia di informazioni e un taglio decisamente inedito, le tappe più salienti del canzoniere baudelairiano, offrendo al lettore la possibilità di rivisitarne temi e motivi spogliati da ogni possibile decorativismo interpretativo e dai luoghi comuni che spesso accompagnano il poeta, il quale, addentrandosi nelle zone più oscure dell'animo umano, ha profondamente rinnovato la lirica moderna. L'Autore dell'arioso e affabile entretien è Giuseppe Grasso, docente di Lingua e Letteratura Francese, critico letterario, francesista e italianista, esperto nella comparazione delle due lingue e già autore di saggi sulla poesia moderna e contemporanea (Baudelaire, Mallarmé, Valéry, Cardarelli, Pavese). Il testo è preceduto da un breve saggio introduttivo dello scrittore e giornalista Paolo Pinto: Baudelaire, il dannato che cercava l'assoluto.